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Cosa (NON) è la strategia d’impresa: come si costruisce, azioni correttive e preventive


Tempo di lettura: 5 min

Decifrando il mistero della strategia d’impresa: verità, miti e strategie vincenti

Quando parliamo di strategia d’impresa facciamo riferimento al piano di lavoro che un’azienda ha costruito per raggiungere la sua visione, dando priorità ai suoi obiettivi e ottimizzando le prestazioni finanziarie attraverso il suo modello di business.

In questo articolo


✔︎ Cos’è non è la strategia d’impresa?

Prima di parlare della definizione di “strategia d’impresa” e delle varie declinazioni di questa che possono essere adottate all’interno di una organizzazione, occorre fare delle dovute precisazioni su quello che NON è la strategia. 

Spesso si tende a confondere il concetto di strategia aziendale con i valori, la vision e la mission dell’impresa. Dunque, chiariamo subito questi aspetti: 

  • La strategia non è la mission aziendale. Per mission si intendono gli obiettivi a lungo termine di un’impresa o di un’organizzazione. 
  • La strategia non è la rete di valore, la quale racchiude tutti i portatori di interesse di un’azienda: si tratta dei fornitori, clienti, dipendenti e investitori all’interno delle quali l’azienda co-crea e acquisisce valore economico. 
  • La strategia non è la vision, che può essere intesa come una sorta di ritratto ispiratore di ciò che l’azienda potrà diventare in futuro, perseguendo la mission e gli obiettivi dell’organizzazione.

Tuttavia, queste voci possono essere considerate come elementi della strategia aziendale, in quanto essa riguarda il modo in cui le risorse dovrebbero essere allocate per portare a termine la mission nel contesto della rete di valori.

Ciò che contribuisce a creare confusione quando si parla di strategia d’impresa riguarda il fatto che la maggior parte delle aziende non ha una singola strategia, ma varie (di marketing, di pricing, finanziaria, ecc.). Chiaramente, le molteplici strategie di un’organizzazione interagiscono fra loro, ma hanno obiettivi e piani d’azione diversi. 

Per rendere tutto più semplice, possiamo immaginare ogni strategia come il pezzo di un grande quadro strategico; il quadro strategico ha una funzione di tipo gerarchico, dove al vertice troviamo la strategia aziendale di livello superiore, cioè quella che aspira al massimo obiettivo (per definizione): quello di generare profitto.

✔︎ Come si costruiscono le strategie?

Tanto per cominciare, occorre muoversi seguendo questi cinque step:

01

Definizione della mission e della vision aziendale

02

Focalizzazione sugli obiettivi di primo livello

03

Pianificazione delle mosse da mettere in atto

04

Verifica del funzionamento della strategia

05

Costruzione del quadro strategico

La definizione della mission e della vision è, come già ribadito, un passaggio fondamentale per l’azienda. Questi due aspetti definiscono l’identità aziendale e i suoi obiettivi a breve, medio e lungo termine.

Nel secondo step, bisogna individuare gli obiettivi aziendali più importanti e spiegare nel dettaglio come si intende raggiungerli. Per le aziende del settore privato, l’obiettivo principale è aumentarne il valore. Il focus, dunque, riguarda il modo in cui possono essere incrementati i guadagni.

Il terzo step riguarda la pianificazione delle attività inerentemente alla strategia aziendale di “primo livello” (prettamente di natura competitiva).

Ciò che è importante definire è un approccio generale per differenziare l’azienda e le sue offerte dalla concorrenza.

Il quarto step riguarda l’effettiva verifica del funzionamento della strategia, sviluppando un modello di business e considerando tutti gli aspetti esaminati in fase di pianificazione.

Infine, si definisce il quadro strategico complessivo che include anche le strategie di “secondo livello” che interagiscono con la principale.

✔︎ Esempio di strategia aziendale: il caso Apple

Vediamo ora, un esempio di strategia generica, illustrando i principi chiave di quella di Apple, una delle aziende leader nel settore dell’IT.

La strategia generica di Apple è un’ampia differenziazione, in quanto si concentra su caratteristiche chiave che contraddistinguono efficacemente l’azienda e i suoi prodotti dai concorrenti: ad esempio, l’enfasi sul design elegante in combinazione con l’user experience e il marchio di fascia alta.

Da qui possiamo dedurre che Apple non punta affatto sulla leadership di costo, ma piuttosto su una differenziazione dell’offerta, dando ai suoi prodotti caratteristiche di design uniche che si mescolano all’usabilità per l’utente.

Questa strategia generica ha successo perché inserita in un quadro strategico più ampio e perché frutto di accurati studi da parte di specialisti.

✔︎ Le azioni correttive: cosa sono e a cosa servono?

Quante volte ci è capitato di sentire che una strategia non ha funzionato o che un KPI di controllo mostra un indicatore che non rientra nel range, oppure ancora, che un processo non funziona.

Nell’ambito dell’organizzazione aziendale esistono molti elementi a cui dare la giusta importanza, uno di questi è rappresentato dalle “azioni correttive aziendali”, ossia tutte quelle modifiche che si applicano per correggere alcune attività (strategie, obiettivi, processi aziendali, ecc.) in cui si riscontrano degli errori.

Non ci sono regole per quanto concerne la loro implementazione, esse vanno messe in pratica ovunque si registri un errore, indipendente dal tipo di attività.

✔︎ Le azioni correttive: cosa sono e a cosa servono?

C’è una sottile, ma sostanziale differenza tra le azioni correttive aziendali e le pure semplici azioni: la strategia. 

Le correzioni sono quelle modifiche effettuate nel momento in cui si riscontra un errore di processo, sono cioè, il primo intervento utile a correggere subito l’errore; mentre, le azioni correttive sono implementazioni a lungo termine studiate, analizzate e valutate perché servono a correggere definitivamente l’errore.

La differenza sostanziale tra azioni correttive e azioni preventive è la verifica stessa dell’errore. Le azioni preventive si implementano quando l’errore di processo ancora non è stato validato, ma si prevede che possa verificarsi con una certa rapidità.

L’azione correttiva, invece, si mette in atto, quando l’errore si è effettivamente già verificato.

Dopo che si è riscontrato un qualsiasi errore di processo, le azioni correttive possono essere implementate efficacemente in diversi modi:

  • Riunendo i leader di tutti i processi coinvolti. Oltre ad ottenere una soluzione più velocemente sfruttando il valore aggiunto del team, puoi implementare la soluzione correttiva non necessariamente dove il processo ha evidenziato l’errore, ma a monte.
  • Individuando la causa principale dell’errore. Come già detto, l’azione correttiva è uno strumento applicato al processo aziendale solo dopo un’attenta analisi e valutazione. Individuare la causa principale dell’errore di processo fa parte di questa analisi.
  • Le azioni correttive devono essere scritte e condivise a tutti. Come per ogni procedura aziendale, le azioni correttive stabilite per correggere un errore devono essere scritte e consultabili da tutti. Di fatto, le azioni correttive vanno a modificare un processo aziendale ed è quindi importante che chiunque ne venga a conoscenza.
  • Scegli un tempo congruo per controllare la validità dell’azione correttiva scelta. Dopo aver applicato la procedura correttiva devi poterla valutare con dati oggettivi per essere ragionevolmente certo che quel processo non causi più l’errore riscontrato. In base alla difficoltà del problema che si vuole risolvere, le tempistiche di valutazione possono variare considerevolmente.
  • Crea un rapporto in cui documenti tutte le informazioni rilevanti dell’azione correttiva applicata. Insieme alla spiegazione della soluzione correttiva stessa, è importante documentare anche tutte le altre informazioni che incidono sul processo come:
01

Il problema riscontrato

02

La correzione immediata attuata

03

Le valutazioni sulla causa principale dell’errore

04

L’azione correttiva e la procedura di applicazione

05

La valutazione successiva all’applicazione

La strada verso il successo del business non è di certo tutta in discesa, ci saranno ostacoli ed errori in futuro, è inevitabile.

L’importante è sapere come prevenire, risolvere e superare gli ostacoli, visto che evitarli è impossibile


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