

La sostenibilità aziendale è un tema complesso da comunicare, in quanto equivale a diffondere nel giusto modo il proprio impegno nei riguardi di un modo di fare impresa che crea valore condiviso
Ecco, allora, in breve, i punti salienti di cui ogni buona strategia di comunicazione della sostenibilità aziendale sui social, dovrebbe tener conto
In questo articolo
- Quanto conta la coerenza in ambito sostenibile sui social media?
- Quali sono i migliori canali per comunicare la sostenibilità aziendale sui social media?
- Quali sono gli errori da evitare per comunicare la sostenibilità aziendale sui social media?
- Brand Activism: di cosa si tratta e perchè è considerato un trend importante della comunicazione sostenibile sui social media?
Quanto conta la coerenza in ambito sostenibile sui social media?
“La coerenza non è importante, ma fondamentale”
Un racconto sbagliato del percorso di sostenibilità intrapreso dall’organizzazione può causare gravi danni alla reputazione aziendale e al concetto stesso di sostenibilità, che non deve essere solo un aggettivo da accostare al proprio brand, ma il frutto di un percorso che sia chiaro e trasparente al consumatore.
Le aziende, spesso, si lasciano prendere dalla FOMO (fear on missing out) e improvvisano una strategia di comunicazione in stile “i social me li fa mio cugino”.
Che dire? Un modo perfetto per offrire un racconto sbagliato delle attività/azioni messe in campo da un’azienda che vuole intraprendere un percorso di sostenibilità o migliorarlo.
Cosa occorre sapere, dunque, per non cadere in questo errore?
- Affidarsi a dei professionisti della comunicazione se l’intenzione è quella di ottenere la creazione di contenuti di qualità, il miglioramento della brand awareness e della reputazione online, nonché l’aumento del grado di interazione con il pubblico di riferimento.
- Essere consapevoli che ogni canale è diverso e ha i suoi vantaggi e svantaggi: l’unica cosa a rimanere costante è il Tone of Voice aziendale.
- Sapere che la comunicazione sostenibile sui social media si basa prettamente su un unico pilastro: la trasparenza; quindi, solo messaggi con contenuti scientifici misurabili.
- Tenere sempre a mente le “tre i” della comunicazione: intrattenere, informare e ispirare.
- Saper semplificare. La sostenibilità sa essere complessa, per questo motivo è importante comunicare sempre con chiarezza e autenticità.
- Puntare sulla costruzione di una reputazione aziendale green di stampo valoriale.

Quali sono i migliori canali per comunicare la sostenibilità aziendale sui social media?
“Non esiste la formula del successo garantito, ogni canale è una sfida”
Dipende molto dal valore che si vuole trasmettere, dal contenuto dei messaggi e dal ruolo che il Social Media Manager gioca nella strategia complessiva del green marketing.
Ad esempio, in generale:
- TikTok, risulta perfetto per strategie che puntano molto sull’awareness (quindi, ad es., imprese o start up appena nate). Tuttavia, è opportuno precisare che la c.d. “Generazione T” (quella degli utenti di TikTok) utilizza la piattaforma come principale fonte di informazione per confrontarsi su tematiche relative alla sostenibilità.
- Instagram, per la creazione di una community è ideale. Inoltre, è il social preferito dagli influencer per parlare di tematiche green.
- LinkedIn, nasce come social di riferimento del B2B, ma oggi vi è un aumento dell’attenzione su tematiche più personali.
- YouTube è il canale ottimale per fare divulgazione sulla sostenibilità – aziendale e non – di qualità.
- Facebook e Twitter sono, invece – o almeno, ad oggi -, i due canali favoriti dal pubblico, in ambito di comunicazione sostenibile.
Quali sono gli errori da evitare nel comunicare la sostenibilità sui social media?
- Comunicare topic e valori molto alti e troppo generici. Ad esempio, non è un errore parlare delle “microplastiche e manoplastiche negli alimenti”, ma non bisogna dimenticare che questi topic sono più una prerogativa di magazine o piattaforme di informazione. Quel che, invece, bisogna ‘promuovere’, sono i propri obiettivi di sviluppo/responsabilità in campo ambientale e sociale.
- Associare temi e messaggi discordanti tra loro e, cioè: se la tua azienda produce plastica e non stai facendo granché per ridurre il suo impatto ambientale (se non partecipare ad una racconta di rifiuti in spiaggia), enfatizzare sui social un elevato grado di sostenibilità, non è di certo una buona idea.
- Essere incoerenti. Sempre meglio dire poco, ammettere di non essere ancora al punto di arrivo del proprio percorso di sostenibilità e mostrare i progressi fatti, seppur piccoli, che altro.

Brand Activism: di cosa si tratta e perché è considerato un trend importante della comunicazione sostenibile sui social media?
“Andiamo dritti al trend più importante: il brand activism”
Brand Activism rappresenta un modo diverso di porsi e di agire da parte delle aziende. Scegliere uno o più obiettivi di sostenibilità e tradurli in azioni coerenti, concrete e condivise incrementa la loyalty.
Molti brand comunicano la propria sostenibilità senza il timore di prendere posizioni forti e divisive. Da qui l’idea di attivismo dei brand.
Appare evidente che la componente sociale di un business è fondamentale proprio perchè l’azienda è parte integrante della società.
Inoltre, viviamo nell’epoca delle communities; un’epoca in cui è molto più importante parlare al proprio pubblico e ai propri stakeholders e consumatori, piuttosto che in modo neutro e generico ad una platea più ampia.
Da qui, l’importanza del Brand Activism come trend della comunicazione sostenibile sui social media.
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